Monthly Archives: November 2013
Viaggiare: qual è la tua filosofia?
La mia filosofia?
Probabilmente è proprio quella di non averla, una personale “ferrea” filosofia, o perlomeno di non sentirvisi troppo legato.
Esserne dotati significa avere dei paletti, significa non essere liberi: di fronte ad una scelta, significa non poter seguire quella filosoficamente non corretta, anche se più giusta, razionalmente o meno.
Non voglio avere un unico obiettivo, ne voglio avere molti, e nessuno di essi deve essere pregiudicato dalla mia linea filosofica, voglio essere padrone delle mie decisioni senza che esse mi vengano poi additate come non coincidenti con il mio pensiero.
Una mia etica individuale la manterrò comunque.
Essa dovrebbe impormi di non sfociare in estremismi da viaggiatore “professionista”; mai viaggiare per dimostrare che si riesce a fare un km più di qualcun altro, mai farlo per semplici scopi di autoglorificazione, o per dimostrare a qualcuno che si, io ce l’ho fatta.
L’unica persona a cui dovrò dimostrare qualcosa, sono io stesso,
senza troppe aspettative, ma con ingenua e sana curiosità verso le mie capacità.
Esistono altre importanti questioni da vagliare, come ad esempio…
…perché viaggiare sponsorizzati?
Secondo alcuni, viaggiare sponsorizzati è quanto di più eticamente scorretto per un viaggiatore duro e puro: ed è qui che basta tornare indietro di qualche riga per capire che a me non interessa estremizzare il ruolo di viaggiatore, ma semplicemente di coglierne le migliori opportunità, che con una filosofia più rigida non avrei potuto neanche assaggiare.
Questo è comunque un argomento su cui ritornerò con piacere in futuro.
Nel paragrafo subito sopra mi riferivo alle sponsorizzazioni di tipo tecnico, ma cosa pensare delle…
…sponsorizzazioni di tipo economico?
Anche questo è un argomento controverso, credo che se da un finanziamento economico derivi poi un accrescimento in qualsiasi altro termine (che non sia solo quello monetario), la sponsorizzazione di tipo economico non è da escludere a priori; d’altronde è sempre un mettere a disposizione una “vetrina”, e questa vetrina costa.
Mentre invece il…
…GPS?
I puristi ovviamente schiferanno la possibilità di averne uno con sé, io sono convinto invece che se usati senza abusarne sono strumenti di eccezionale ausilio alla guida; averlo dietro non significa usarlo per forza, se non lo si ha però lo si potrebbe rimpiangere, specie quando non si ha molto tempo o quando non si ha la più pallida idea di dove siamo e non c’è un’anima a cui chiedere; in poche parole: voglio scegliere io quando perdermi!
Un’altra questione importante è quella delle…
…missioni umanitarie?
C’è sicuramente chi lo fa in buona fede, e ne conosco alcuni esempi, ma troppo spesso questa è una scusa per risultare più appetibili sia ai media che, conseguentemente, agli sponsor.
Una missione umanitaria è una cosa lodevole, ma per rimanere tale dovrebbe essere “silenziosa” e mai pubblicizzata, perciò non voglio rendermi testimonial di qualcosa che rischia di essere una lama a doppio taglio; se lo farò, lo farò nel buio, o perlomeno senza sfruttarne la scia mediatica.
Mentre invece, quale è la filosofia che ho seguito per la…
…scelta della moto?
Con i pochi soldi che avevo a disposizione, a suo tempo scelsi quella che più mi faceva battere il cuore, con un occhio alla semplicità costruttiva, diffusione dei ricambi…
Col tempo ne ho fatto una special, adattandola alle mie esigenze e soprattutto al mio piacere personale, perché in fondo l’appagamento visivo per me è il massimo, non riuscirei a guidare una moto “brutta”, anche se funzionale!
In ogni caso…questo è quello che penso io, ognuno la vede come vuole, ed è giusto così!
E la tua filosofia, qual è?
La sfiga porta fortuna...?
No, non ho sbagliato a scrivere il titolo, semplicemente questo ossimoro vuole essere la morale di questa storia.
Ore 8.30 del 11/11/2013, Somaglia (LO) – suona la sveglia nel garage di Marcello.
Mi sento come un sasso affondato in un letto di foglie, senza possibilità di movimento, ma è ora di alzarsi; mi volto e Gionata mi dà la sveglia con la fotocamera, immortalandomi in un momento di totale apatia dovuta alla stanchezza.
Un eco metallica, è Marcello che bussa alla porta del garage e ci dà il buongiorno…
Un momento – ma che succede?! Sveglia nel garage, Gionata, Marcello…che situazione è questa?
Torniamo un attimo indietro…tutto comincia alle…
19.30 del 10/11/2013 – Autostrada A1, 50km a sud di Milano
Io e Gionata siamo appena partiti dall’EICMA, dove siamo stati ospitati allo stand di Motociclismo All Travellers come testimonials, lui è davanti sulla sua moto, io dietro con la mia, siamo alla guida da una mezz’oretta circa, e mentre osservo la paurosa velocità a cui gira la ruota posteriore della sua Transalp spero vivamente che nessun pezzo della sua moto si stacchi pericolosamente per finirmi addosso.
19.40 del 10/11/2013 – Autostrada A1, 55km a sud di Milano
Mi preparo a percorrere altri 300km di noiosissima autostrada, quando qualcosa attira la mia attenzione: non ci vedo perfettamente di notte, ma quello che si para davanti a me è uno spettacolo, oserei dire, pauroso!
Sul lato sinistro del Transalp vedo sfiammare una striscia di scintille di un paio di metri, e mentre cerco di comprendere l’accaduto mi rendo conto della pericolosità della situazione.
Mi allontano, metto le 4 frecce.
Gionata è fortunato, riesce a fermarsi in corsia d’emergenza dopo aver portato a termine un sorpasso su un furgone in fase di decelerazione.
Arrivo a un paio di metri da lui e…non ci posso credere!
La catena di trasmissione giace in terra in tutta la sua lunghezza, penzolando pericolosamente dal carter pignone.
Gionata sta ancora chiedendomi cosa sia accaduto, dopo aver ipotizzato mille incredibili opzioni meccaniche, e mentre osserviamo inermi la catena smagliata le auto ci sfrecciano a pochi centimetri sibilando: è ora di dirigerci verso un’area d’emergenza; spingiamo per quasi 1km.
Gionata chiama il carro attrezzi, 130€ per fare 3-4km fino al casello.
Decidiamo che è un costo esagerato, rimaniamo in attesa di una soluzione, mentre Gionata scrive un messaggio di aiuto su Facebook; in tantissimi esprimono solidarietà, ma sono tutti lontani da dove ci troviamo.
Intanto ci viene un’illuminazione: togliamo gli elastici di fissaggio delle borse per usarli come cavi-traino; sistemiamo tutto e…funziona!
Dopo un km si affianca un Doblo’ blu pastello che ci fa gran segni, 4 frecce in area emergenza e ci fermiamo di nuovo.
Si tratta di Ilario, un lettore di Gionata che aveva letto il messaggio e passava di lì giusto ora!
La fortuna ci bacia in questo momento, perché ha anche un cavo da traino apposito, che non esitiamo a montare sulla mia pedana passeggero di sinistra!
Partiamo, qualche esitazione, ingrano la seconda e…un piccolo strappetto quando la corda si tende, appena rallento e con un filo di gas cerco di andare avanti ma…SPAAKKK!!!
La corda si era allentata e al momento in cui si era tesa di nuovo il patacrack: devo dimenticarmi della pedana sinistra, le viti sono state strappate dal telaio, niente da fare.
Ripartiamo, con calma, stavolta senza intoppi, usciamo dal casello, e togliamo la catena, che avrebbe potuto pericolosamente incastrarsi tra mozzo e forcellone.
Niente, ci rassegnamo a raggiungere il paese più vicino, Casalpusterlengo, in prima marcia a 40km/h.
22.30 del 10/11/2013 – Viale Emilia, Casalpusterlengo
Abbiamo trovato l’officina che ci era stata consigliata, per il giorno seguente ovviamente, e mentre riordiniamo le idee decidiamo di andare a mangiare una pizza nel bar di fronte.
E’ gestito da cinesi, ma la pizza è buona!
Questo purtroppo non ci consola, dobbiamo cercare un posto dove dormire adesso; anche a me arrivano molti messaggi, tra cui quelli di alcuni amici che consigliano qualche stanza dove dormire al prezzo giusto; non ci va comunque di buttar via soldi per una notte che sarebbe stata pressoché insonne, le proviamo tutte quindi.
Ma niente, i gestori del locale non mostrano alcuna compassione verso di noi, e mentre ci apprestiamo a dormire fuori, si fa avanti il pizzaiolo…italiano…ora mi spiego anche la pizza!
Ci mostra subito simpatia, e non appena i gestori se ne vanno, offre di mettere le valigie di Gionata al riparo nella sua macchina – anzi no, fa di più: ci invita a casa sua!
Non ci crediamo, saltiamo dalla gioia, gli angeli esistono!
00.10 del 11/11/2013 – Somaglia, garage di Marcello
Marcello ci offre il suo garage, scusandosi di non avere sistemazione migliore, ma non sa che per noi è una sistemazione di lusso, e così ci mette a disposizione anche due fenomenali brande, comodissime, e sacco a pelo.
Buonanotte!
Ore 8.30 del 11/11/2013, Somaglia (LO) – suona la sveglia nel garage di Marcello.
Eccoci…siamo tornati al punto iniziale.
Dopo la sveglia, un caffè bollente come lava offertoci da sua mamma e via, ci accompagna di nuovo a Casal, dove Angelo e Davide tutto si sarebbero aspettati fuorché un guaio del genere.
Davide comincia l’intervento, ed osservando gli adesivi gli viene un dubbio “Ma te mica sarai QUEL Gionata di Partireper??” – sguardo complice del Nencini e abbracci a profusione!
Incredibile, ecco a cosa serve viaggiare nel mondo per 8 anni!!!
L’intervento è fortemente scontato, e tra una chiacchiera e l’altra ci facciamo due nuovi amici, che si aggiungono al simpaticissimo e gentilissimo Marcello, che ci ha attesi fino all’ultimo per assicurarsi la riuscita del tutto.
Non può mancare ora la foto di rito con la nuova compagnia!
Adesso è chiaro l’ossimoro contenuto nel titolo?
Abbiamo trovato nel male dell’incidente occorso una quantità di bene che mai ci saremmo aspettati; solidarietà di amici virtuali, aiuto reale di lettori, gentilezza di sconosciuti, generosità di fan partireper.
Insomma, il mondo è un bel posto e le persone sono fondamentalmente buone, se si sa apprezzare ogni aspetto della vita si riesce sempre a trovare del positivo, in qualunque cosa!
E un infinito grazie a chi ci è stato vicino!
EICMA - Il resoconto
Un’edizione di EICMA non la manco ormai da forse 6 anni consecutivi, ed alla prima rassegna di certo non avrei mai e poi mai pensato di poterla un giorno vivere da “protagonista”, insieme agli amici Travellers, presso uno stand, e che stand, quello di Motociclismo!
Il venerdì, dopo esser partito all’albeggiare in moto, arrivo a Milano stanco ma gasato per la novità, subito incontro Gionata al parcheggio moto, un abbraccio e via allo stand.
Purtroppo l’angolo che ci dedicano è meno interessante di quanto mi sarei aspettato, specialmente perché mancavano le moto, sarà per la prossima volta!
La sera ci dirigiamo all’aperitivo da Antonietta, al suo ristorante “La cucina dei frigoriferi milanesi”, sono sempre insieme a Gionata ed ovviamente che facciamo? Ci perdiamo, col GPS, in mezzo a Milano, ed arriviamo per ultimi con un’ora e mezzo di ritardo!
Così esibire la moto diventa un problema, adesso che il locale è già pieno non potrò più portarla all’interno come preventivato…invece arriva Paola che mi incoraggia ad entrare ugualmente, a moto accesa, con Davide che mi fa strada tra gli invitati; parcheggio la moto, 3 grandi affondi di gas per “gasare il pubblico” e via ufficiale all’AperiTravellers!
Il sabato (dopo una dormita stile campo profughi a casa di Antonietta, a cui non ha voluto rinunciare neanche Mario Ciaccia, che eppure avrebbe casa a Milano!) il salone si riempie ancor di più, una calca incredibile, e tanti amici, oltre a quelli già passati venerdi, passano a salutare…mi piacerebbe menzionarli tutti e spero di non dimenticarne nessuno: Giuliano Mettica, Piergiorgio Pagano e famiglia, Achille Bosio con l’amico (non ricordo il nome, maledetto me!), Emilio Malatesta e fratello, Carla Spizzo e marito, Hibiki Sawada, Diego Zimbardi, Totò Femia (le motò), Franco Fiorineschi…sicuramente dimentico qualcuno, ragguagliatemi!!
E poi grazie a chi non è potuto intervenire, grazie a Motociclismo per lo spazio, grazie ai Travellers che si sono dimostrate persone sincere e genuine, oltre che viaggiatori di spessore, grazie a tutti!
Ovviamente la mia non era solamente una gita in fiera, ma un’occasione per presentare il progetto di viaggio 2014…chi è passato sa già, chi ancora invece è all’oscuro di tutto presto potrà essere accontentato!