Monthly Archives: December 2013
Regalo di Natale: Mirrorless-izzato!
Ebbene si: ho fatto la cazzata!
Dopo averle snobbate fino a ieri, ecco che mi ritrovo tra le mani una mirrorless…incredibile eh?
Partiamo dai presupposti, la reflex (Canon EOS 550D) pur essendo “compatta” nel suo genere era troppo ingombrante e pesante per l’utilizzo in viaggio, da sola occupa l’intera borsa da serbatoio e questo non va bene!
La mirrorless è grande quanto una compatta, con una lente zoom piuttosto corta davanti, pur mantenendo il sensore APS-C; non avendo lo specchio davanti al sensore, ed il pentaprisma sopra al corpo macchina, le dimensioni si possono ridurre notevolmente.
Ci sono tanti pro e contro per questi sistemi, ovviamente ognuno ha una propria visione ed i vantaggi/svantaggi dipendono dalle proprie personali esigenze, questo è il mio pensiero:
PRO
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Portabilità
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Qualità “reflex”
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Impatto con il pubblico fotografato più discreto
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Prezzo, costano generalmente meno delle reflex
CONTRO
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AF generalmente più lento, specie con sogg. in movimento
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Lenti disponibili
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Comandi meccanici/ghiere in minor quantità
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Durata delle batterie più breve
Lo schermo ruotabile è molto comodo, si può ruotare fino a 45° verso il basso e 180° in avanti, per autoritratti è ottimo, inoltre ha una buona risoluzione; è touchscreen, ed esiste una funzione “otturatore tattile” per cui premendo sullo schermo si scatta mettendo a fuoco il punto desiderato.
La macchina ha anche il wi-fi, ed attraverso uno smartphone si può remotare lo scatto, acquisirlo immediatamente oppure editarlo, o caricarlo direttamente anche su facebook: le capacità multimediali sono molto buone.
Vorrei farvi notare la compattezza, sta nel palmo di una mano senza affaticarla troppo.
Si nota anche l’assenza dello specchio una volta tolte le lenti, il sensore è a vista, perciò si dovrà anche fare più attenzione quando si cambiano le lenti; per lo stesso motivo però sarà anche più semplice da pulire, con soffietto apposito.
Le lenti sono l’e-mount sony, ne esistono poco più di 20 in totale per questo sistema, a prezzi anche abbordabili, l’accoppiata perfetta secondo me è lo zoom base più un pancake tipo il 20mm o il sigma 30mm; altrimenti anche lo zoom base è discreto; comprarne diverse farebbe perdere il senso alla mirrorless, la compattezza cercata si annullerebbe.
Questa macchinetta ha diverse funzionalità “ganze” integrate, una di queste è l’HDR in macchina: praticamente la macchina scatta 3 volte, il primo scatto avrà esposizione intermedia, poi sottoesposta e infine sovraesposta, per poi fondere le immagini in un High Dynamic Range image, ovvero in soldoni una foto in cui le alte luci sono catturate meno brillanti, e viceversa per le basse luci, ottenendo così un’esposizione ottimale su tutta la gamma; devo dire che funziona piuttosto bene, non produce troppi artefatti o scie a patto che non si scenda troppo coi tempi.
Sotto, in una scena con poca luce, l’HDR dà maggior luce alle zone in ombra, con scatto originale a SX, HDR a DX.
Un’altra funzione eccezionale è quella che permette la riduzione del rumore attraverso l’interpolazione di più scatti, 6 per la precisione: è incredibile, osservate i risultati, entrambe le foto hanno stessi dati di scatto, per una sensibilità di 6400 ISO, ma uno ha molto più dettaglio, che si nota perfettamente nel crop sottostante, riuscite ad indovinare quale dei due è il multiscatto con riduzione rumore?
Direi che al momento mi sto divertendo un sacco, facendo alcuni raffronti con la “vecchia” Canon 550D mi sembra addirittura di percepire un miglioramento, seppur minimo, nella nitidezza.
Qui di seguito alcuni esempi di scatto.
Scatto originale
Scatto DRO, 1 scatto ottimizzato
Scatto HDR, 3 scatti “fusi” in macchina
Scatto originale
Scatto HDR
18mm f3.5
Crop
55mm f5.6
Crop
Che dire, le immagini parlano da sole, la qualità non ha nulla da invidiare ad una reflex pesante ed ingombrante, per foto di strada o reportage è molto più indicata secondo me, l’autofocus è anche abbastanza veloce da consentire scatti al volo.
Magari più in là testerò meglio anche le potenzialità video, per ora promette bene!
Buona luce!
Viaggiatore VS Turista. E tu chi sei?
La perenne diatriba di chi, per i più svariati motivi, si trova a gironzolare da qualche parte nel mondo.
Siamo tutti Viaggiatori, ovvio!
E ovviamente ognuno si sentirà di vestire i panni del viaggiatore, figuriamoci se si può essere semplici e superficiali turisti!
Ma partiamo dalla definizione che ne danno i dizionari:
TURISTA
Chi viaggia per istruzione o per diletto.
VIAGGIATORE
Chi fa viaggi a scopo di esplorazione, di studio, di ricerca.
Si evince che il Turista sia un tipo più spensierato (o sta solo scappando brevemente dal tran-tran quotidiano?), mentre il Viaggiatore sia una persona più ponderata (oppure vagabonda?).
A ognuno di noi piace sentirsi esploratori, ci scopriamo Marco Polo se andiamo in Cina (in aereo) o Magellano se attraversiamo uno stretto oceanico (in nave da crociera).
La verità?
La verità è che non c’è un confine netto tra Viaggiatore e Turista, ammettiamolo, perfino al più incallito “vagabondo” ogni tanto piace inforcare occhiali scuri, infradito e bermuda, per immedesimarsi nella figura del “villeggiante”.
Io stesso credo che ci debba essere una misura nelle cose, affiancando i due ruoli nelle percentuali che più ci confanno: è un po’ come intramezzare periodi di routine e lavoro a periodi di viaggio, è noiosa la routine, ma alla lunga stanca anche viaggiare, si perde motivazione.
Così ogni tanto si può aver bisogno di fare il Turista, con meno pensieri, più comodità e relax.
Gli estremismi
C’è poi chi punta a qualche tipo di record, come ad esempio record chilometrici e temporali.
Ma colui che fa questo non è un Viaggiatore, e neanche un Turista, per me rientra nella categoria degli Atleti: ovvero, coloro che in seguito ad una preparazione fisica e psichica adeguata, percorrono grandissime distanze a tempo di record; gli appellativi di Viaggiatore o Turista non gli si addicono, perché viene meno quel minimo di “ambientazione temporale” necessaria a chi viaggia.
Infine, c’è chi lo fa per vantare semplicemente statistiche esagerate, accumulate durante gli anni, che hanno poco senso in fondo: trovo nelle statistiche alcuni dati spesso interessanti, ma dati da inserire tra le note, non nel titolo del viaggio; non si vince niente, i “titoli” non sono mondiali, ma semplicemente personali, ricordatevi che l’Albo d’Oro dei viaggiatori non esiste!
L’esploratore moderno
Per terminare, oramai si può dire che l’era dei grandi esploratori sia bella che terminata, e noi non siamo altro che emulatori delle eroiche imprese compiute da persone straordinarie in nome della scienza e della conoscenza.
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Che senso ha quindi mettersi a rischio per esplorare terre lontane ma conosciute ai più? C’è il rischio di raccontare una storia non più esaltante (se non, a volte, ridicola) come poteva esserlo anni fa?
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E che senso ha visitare un paese lontano rimanendo nella nostra “bolla” immacolata di turista? C’è il rischio di sentirsi mancare qualcosa di più “vero” e meno “occidentale”?
Sono sicuro che da entrambe le parti ci siano risposte esaustive e giustificative di entrambi i ruoli.
E tu ti senti più Turista o Viaggiatore? Perché?
Neve e moto: vi insegno...
…vi insegno cosa non fare!!
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Prima regola: se c’è la neve e fa freddo, fatevi un teìno caldo e infilate sotto le coperte, magari davanti al camino!
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Seconda regola: la prima era una cazzata.
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Terza regola: Gas!
Scherzi a parte, non me la sono cavata poi così male, con la moto in configurazione “estiva” non potevo poi pretendere molto…
Ma cominciamo da 0: erano ormai 2-3 settimane che mi ripromettevo di andare a fare un giro “alla neve” in montagna, e vuoi per un impegno, vuoi per un altro, non ho mai avuto il tempo fino allo scorso sabato.
La mattina m’alzo bene, guardo il cocuzzolo della montagna; c’è ancora neve, bene, dopo pranzo si parte!
Mi vesto come uno che deve andare al polo sud, che se per caso mi scappa da…ehm…insomma mi ritrovate il giorno dopo congelato ancora in posizione.
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Regola n°1: specie se si fa del fuoristrada dove la moto va “guidata”, non vestirsi mai troppo, questo fa rimanere tutti i vapori espulsi dal corpo all’interno del vestiario, che così quando lo sforzo fisico cala si raffreddano e abbattono notevolmente la temperatura corporea, con rischio di ipotermia nei casi peggiori.
Al calduccio delle moffole ingrano la prima e gas verso la montagna, strada sgombra, pulita, nessuno in giro, già sui 600m c’è neve ai lati, niente di preoccupante.
Una volta arrivato alla Trappola, la situazione si fa interessante, la neve comincia a coprire anche parte della sede stradale: “O via, vediamo ì’ che so fare!!”.
Purtroppo le dolci rimembranze del duemmezzo honda a due tempi da 100kg mi avevano fatto apparire troppo rosea l’aspettativa, questo bolide da oltre 200kg è disumano da tenere in piedi!
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Regola n°2: se vi volete divertire davvero, evitate moto da 140kg in su!!
E così devo evitare di fermarmi per non bestemmiare per ripartire, bilanciare la pendenza di alcune curve che aggiunta all’attrito pari a 0 della neve ghiacciata tende a portarti dentro, evitare di uscire dai canali (o dentro o fuori!) creati dalle ruote delle macchine, e soprattutto evitare di cadere come un coglione!
Bene, quando ormai sono tutto gasato, vado su abbastanza bene, ecco che arriva puntuale la curva in contropendenza stile cavatappi di Laguna Seca con annessi 10cm di neve: immaginate che spettacolo sarebbe una MotoGP così?!
Niente, quando ormai la gravità mi ha spinto a meno di 2m dal burrone interno-curva, sono costretto a fare marcia indietro…e qui son dolori, 15′ secchi per girare la moto, che faceva totalmente i cazzi suoi slittando dappertutto!!!!!
Mannaggia…torniamo indietro.
Nel mentre t’incontro un nonno col nipote alle prese con le catene su di una Panda color fuoco, e che faccio, annego così i sogni del bambino a cui tanto piace la neve??
Dopo 10 minuti che il signore era a traccheggiare mi faccio avanti ed in 10 secondi gliene monto una, messa anche l’altra c’è tempo per 2 chiacchiere e tanta invidia quando mi racconta che lui da ragazzo c’era arrivato alla croce, col cross!
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Regola n°3: comprate una moto da cross..pardon, enduro!
Via, è presto, mi concedo il giro dall’altro versante, passando per Chiassaia e l’Anciolina, dopodiché la strada si fa più brutta, tutta a bacìo e con neve a caso per terra che manca poco vinco il premio per miglior slide in entrata di curva.
Una famigliola di cinghiali mi attraversa la strada, una benedizione che non sia passato di lì 5 secondi più presto, e per finire scendo giù verso casetta dove mi spoglio come un forsennato per il caldo incredibile che avevo!
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Regola n°4: se volete altri consigli, vi consiglio un corso di guida, oppure tante sane boccate per terra…prima o poi si impara, garantito!