Finirai per trovarla la via, se prima hai il coraggio di perderti... T. Terzani

Dieci suggerimenti per un viaggio

  • 1. Importante non è la destinazione, ma il viaggio. Non scordarti di guardare intorno ed apprezzare cosa stai passando mentre stai andando verso il tuo obiettivo finale. A volte ciò che non vediamo perché andiamo di fretta potrebbe essere meglio di ciò che ci aspettava alla fine.

  • 2. In molti viaggi, conoscerai casualmente alcune persone molto interessanti. In uno di questi, ho conosciuto alcune persone che sono diventate una sorta di seconda famiglia. E tutto questo è cominciato con un semplice “Hello” una volta sceso di moto in un’area di servizio. Prendi un po’ di tempo per mostrarti gentile con un’altra persona, o per chiacchierare con un’anima curiosa; il destino ti ricompenserà con un fratello o sorella per tutta la vita.

  • 3. Viaggia sempre con un piccolo blocco note. Potresti averne bisogno; che sia per ricordare un nome, un numero di telefono, od una città, potresti voler ricordare qualcosa anche solo poche ore dopo. Un piccolo blocco note sta anche nelle tasche della giacca. Scrivere in caso di pioggia con blocchi e penne waterproof consente di prendere le note anche in condizioni atmosferiche inclementi, senza perdere i propri appunti.

  • 4. Non importa quanta fretta tu abbia, documenta il viaggio. Porta una macchina fotografica, magari che faccia anche riprese video, ed usala. Tra anni e anni, vorrai avere ricordi fisici delle tue memorie. Non dimenticare di immortalare un momento, catturare qualcosa mentre vai. Appunta un post-it su un angolo del cupolino come reminder: documenta il viaggio. Apri un blog, come io ho fatto, scrivi un diario elettronico o cartaceo. La memoria si annebbia col passare del tempo, archivia ora l’avventura con immagini e parole.

  • 5. L’idratazione è fondamentale. Persino quando fuori si congela, il tuo corpo perde acqua preziosa. Ogni volta che ti fermi a fare benzina o a riposarti, bevi almeno qualche sorso d’acqua. Sai che il 90% dei mal di testa sono causati da disidratazione? Il Tylenol e l’Aspirina sono ottimi per il mal di testa, ma l’acqua che bevi spesso è ciò che realmente lo fa passare. Mantieni il corpo sano bevendo molta acqua. Anche nelle gare più dure, come la Dakar, i piloti si fermano a bere e…fare pipì.

  • 6. Anche mangiare è importante. Una delle migliori maniere per togliersi la fatica di dosso è mangiare una barretta energetica o qualcosa che contenga carboidrati, per un rapido sollievo. Frutta secca e cereali sono una botta di energia impressionante e si conservano bene.

  • 7. Dormi. Mai stato vicino ad addormentarti mentre guidavi in auto? Può succedere facilmente anche in moto, a me è capitato, spesso quando guidavo per lunghi tragitti senza grandi curve. Ti affatichi mentre guidi, mentre la giacca ti mantiene alla corretta temperatura, il rumore della tua moto diventa un piacevole ronzio nella tua mente. Realizzi improvvisamente che stai entrando in una curva a gomito a 90 all’ora e sbattere fuori. Se riesci a uscire dalla curva indenne, è tempo di scendere dalla moto e riposarsi, prendere aria e rigenerarsi con una breve dormita. Alcuni studi dimostrano come persino 15 minuti di sonno possano fornire una spinta energetica del 170% dopo 7 ore di attività continuativa. C’è una ragione per cui alcune aziende danno una breve pausa entro le ore del turno lavorativo degli operai.

  • 8. Porta il corretto equipaggiamento. Sia che tu stia guidando per un lungo viaggio o per poche ore, trova il giusto equipaggiamento per essere in sicurezza ed in condizioni di confort. L’equipaggiamento tecnico è costoso, ma dura un sacco e permette di risparmiare spazio e peso in un viaggio in moto. Trova una giacca, pantaloni, stivali, guanti e casco che forniscono la corretta protezione da urti ed eventi atmosferici.

  • 9. Se il tuo corpo e spirito sono disposti, esci fuori e campeggia. Una delle migliori cose che ho scoperto viaggiando in motocicletta è la facilità di campeggiare all’aperto nella natura. Porta repellente per zanzare ed antistaminico se ne soffri. Ci sono tonnellate di kit da campeggio e puoi facilmente caricarli su una moto. Una tenda decente, materassino e sacco a pelo possono fornirti anni di divertimento, ed anche se all’inizio l’investimento può sembrarti alto, questo si ammorterà evitando di stare sempre in hotel. Alla fine avrete più soldi per viaggiare.

  • 10. Memento: l’importante è il viaggio. Ovunque, milioni di persone stanno lavorando, dormendo, o combattendo coi propri figli perché non stanno facendo i loro compiti. Fai tanti respiri profondi, annusa l’aria fresca della natura, ed ascolta cosa il vento ti sta dicendo e come si fonde con la tua anima mentre viaggi.

  • 11. Consiglio bonus – Prendi la strada meno trafficata. Quando tutti vanno a sinistra, vai a destra. Trova cosa il mondo ti offre, dopo quella curva dove nessun’altro svolta.

 

Avete altri consigli?

Traduzione articolo: Francesco Ristori

Originalmente postato da Mastery (utente di advrider.com).

0

Posted:

Categories: Filosofia, Viaggi

GPS: tu parti con, o senza?

“Facile: senza!!

(Perché io sono un viaggiatore vero, con le palle, so navigare con le stelle e con il vento)”

Certo, questo è ciò che ci piace immaginare, o ciò che vendiamo come vero ai nostri interlocutori, in realtà le cose stanno un po’ diversamente.

Nell’estate 2012, quando mi trovai a partire per Firenze-Nordkapp, ruppi la corda del contakm 2 giorni prima dello start, così fui costretto, principalmente per controllare la velocità, a munirmi di GPS.

Una scelta che mi cambiò il viaggio, ma non necessariamente in peggio.

Secondo me questo strumento ha grandi, enormi potenzialità se saputo usare, ed è importante saperci mettere le mani in certe situazioni; allo stesso modo, condiziona il nostro modo di viaggiare togliendo un po’ di interesse.

PRO

  • Utilissimo per perdere poco tempo nelle grandi città

  • Immancabile per trovare al volo un indirizzo preciso

  • “Simpatico” per registrare statistiche di tappa

CONTRO

  • E’ elettronico, ed in quanto tale, se si rompe son ca**i

  • Dà assuefazione

  • Disabitua alla navigazione “reale”

Devo riconoscere che in effetti, entrare e soprattutto uscire dalle grandi città, senza GPS, è un bel casino, il GPS sa sempre dove siamo e dove vogliamo andare.

Per me che poi dovevo trovare al volo alcuni indirizzi specifici, quali quelli di amici e/o couchsurfers in mia attesa, ho trovato un amico in questo apparecchio, che, fatta eccezione per alcuni casi ambigui, mi ha sempre portato a destinazione.

Sfortunatamente non ho mai capito bene come usarlo, avendo avuto solo 2 giorni per abituarmi all’idea di dover partire con quello, e quindi non ho mai registrato alcuna tappa, ma ammetto che avere tutte le statistiche e poter scaricare il percorso sul pc per dedurne ogni dato sarebbe stato più che interessante!

Purtroppo, essendo un apparecchio elettronico, è soggetto a rotture fragili ed anche di software, non solo fisiche, che difficilmente sono riparabili, specie in paesi stranieri e magari non del tutto avanzati come quelli europei.

E questo può rappresentare un grave problema, essendo noi abituati alla navigazione assistita siamo colti alla sprovvista da una rottura, che ci manda così nel pallone.

La navigazione “reale” ci sembra così astrusa che inizialmente perdiamo la testa, assuefarsi all’uso del GPS è perciò pericoloso, se si vuole.

Allo stesso modo, non si impara mai la strada percorsa: facendoci dirottare verso sconosciute mete seguendo itinerari perfettamente studiati da una mente elettronica, non mettiamo in moto la mente umana, e così un cartello stradale è uguale al seguente, un albero sul ciglio della strada non fa differenza per noi, una casa, una curva particolare non rimarranno mai impressi nella nostra memoria come chiari e solidi punti di riferimento.

Immaginate di ripercorrere la stessa strada, prima col GPS, e poi senza: vi troverete arresi, non ricorderete addirittura di averla mai percorsa. Vero?

In ogni caso

E’ comunque raccomandabile avere un navigatore a portata di mano, anche solo per tirarlo fuori nelle emergenze o nelle situazioni difficili sopra descritte.

E’ bello perdersi, ma è altrettanto bello decidere di poter tornare sulla giusta strada senza troppo affannarsi.

Non ovunque si possono chiedere indicazioni, non ovunque si ha il tempo di farlo.

A lasciarlo a casa, siete sempre a tempo; se però non lo avete non so quanto possa valere la pena impegnare sui 100-150€ per averne uno, questo dipende solo dalla consapevolezza dei vostri mezzi, se averlo vi fa sentire più sicuri, è certamente un buon acquisto.

Ma cautela…non bisogna abituarvisi…è come la droga!!

Però non è neanche da demonizzare, come fanno molti che si credono Cristoforo Colombo su due ruote.

Per quanto mi riguarda, a giugno prossimo partirò probabilmente senza GPS, non avendo neanche la possibilità di caricarvi mappe Asia, mi piacerebbe però avere un “transponder” per registrare la traccia dell’itinerario percorso, quello posso farlo anche con lo smartphone volendo, agganciando solo il satellite senza fare uso di reti dati.

Magari mi doterò di qualche mappa, e mi armerò di pazienza chiedendo ai locali…stavolta il tempo non sarà un problema.

0

Posted:

Categories: 2013, Filosofia

Latest posts

Cittadino giapponese starter kit

Benvenuti in Giappone! Quello vero, non quello de

Corea – toccata e fuga

Corea. Corea? Già, che c'entra?! Partiamo dall'i

Il timido Monte Fuji

Hokkaido, fattoria di Saeki: arrivano molti avvent

Newsletter

Contact info

Per qualsiasi info, consiglio, proposta, o semplicemente per fare due chiacchiere, contattami!

e-mail: info@sognandoriente.it

Qui sotto trovi tutti i contatti

                 Freccia