Monthly Archives: May 2014
Sanità: farmacia da viaggio e pronto soccorso
E’ sempre prudente portare con sé un certo quantitativo di farmaci e di prodotti per medicazione.
Questi prodotti dovrebbero essere ordinati in un contenitore di facile accesso; i farmaci abitualmente utilizzati dovrebbero infatti seguire sempre la persona.
La scelta dei prodotti da portare in viaggio dipende come sempre dalle caratteristiche del viaggio (destinazione, durata, alloggiamento, organizzazione, possibilità di ottenere una visita medica in ambulatorio o clinica attrezzata).
La scelta dei farmaci dovrebbe essere sempre discussa con il medico curante e i viaggiatori dovrebbero avere familiarità con le caratteristiche, le indicazioni e le controindicazioni dei prodotti.
Le istruzioni per l’uso devono essere sempre conservate nella confezione.
Vengono di seguito elencati i principali dispositivi e farmaci che dovrebbero far parte di una farmacia di viaggio.
Dispositivi universali, da valutare caso per caso ed a seconda di spazi/esigenze:
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Necessario per la medicazione di piccole ferite [garze e cerotti, pomata antisettica (es. betadine)]
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Termometro
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Acqua ossigenata
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Analgesici ed antipiretici (es. paracetamolo)
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Buste per reidratazione orale
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Crema solare e dopo sole
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Antimalarico per profilassi ed eventuale terapia
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Antibiotico che possa coprire le principali infezioni delle vie aeree ed urinarie (es. amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina, co-trimossazolo), intestinali (es. ciprofioxacina, co-trimossazolo, rifaximina)
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Antidiarroico (es. loperamide)
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Lassativo
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Antispastico
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Anti-istaminico per reazioni allergiche o cinetosi
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Pomata oftalmica antibiotica (es. tobramicina)
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Gocce auricolari
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Crema antifungina
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Pomata antiistaminica e/o cortisonica per scottature o punture di insetto
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Antiacidi
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Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante)
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Necessario per dispositivi (batterie per dispositivo auricolare)
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Occhiali di riserva
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Necessario per l’igiene dentale
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Repellente per insetti
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Zanzariera
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Kit per la potabilizzazione dell’acqua
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Profilattici
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Dispositivi o farmaci per casi particolari
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Kit per punture di serpenti e scorpioni
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Profilassi per la malattia da altitudine (Diamox)
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Sonnifero
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Siringhe a perdere
Sanità: insetti nocivi e vettori di malattie
Le zanzare, le mosche, i moscerini, i pappataci, le zecche, le cimici e molti altri insetti possono causare fastidio, reazioni cutanee o trasmettere malattie.
Dal momento che nessun farmaco o vaccino è attualmente in grado di garantire una protezione totale dal rischio di malattie trasmesse da insetti (malaria, Denuue. filariosi, encefalite giapponese e molte altre ancora) è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con gli insetti che le trasmettono.
E’ dimostrato che l’impiego di mezzi di difesa contro la zanzara riduce il rischio di acquisire l’infezione malaria del 90%. Le informazioni valide per la zanzara anofele possono in gran parte essere estese anche agli altri insetti. Molte sostanze e un discreto numero di dispositivi sono considerati efficaci nella prevenzione delle punture della zanzara anofele. Non tutti hanno la stessa efficacia ed alcuni non hanno nessun effetto protettivo.
Informazioni utili sulle punture da zecche possono essere ottenute ai seguenti indirizzi Internet del Ministero della Salute:
http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17normativa108allegato.doc
http ://www.ministerosalute.it/imgs/C_17normativa82allegato.doc
Cosa funziona:
La N,N-diethvl-m-toluamide o DEET è il più efficace topico repellente disponibile e con il più ampio spettro d’azione (zanzare, zecche, mosche). E’ distribuito in confezioni contenenti concentrazioni variabili tra il 7 ed il 20%. Le prime sono più adatte ai bambini mentre le confezioni a concentrazione maggiore sono indicate per gli adulti. La maggiore o minore concentrazione non influisce sulla attività ma sulla durata d’azione (in media 2-3 ore). La sicurezza dell’impiego in gravidanza di questo presidio non è stata fino ad ora stabilita con certezza, il prodotto comunque attraversa la placenta.
Alcune precauzioni sono importanti:
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Utilizzare prodotti contenenti concentrazioni inferiori al 10% nei bambini
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Lavarsi le mani dopo l’applicazione, non applicare sulle labbra, sugli occhi e sulla pelle scottata dal sole
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Può causare irritazione agli occhi ed alla cute
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Riduce l’efficacia delle creme per la protezione dal sole
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Il prodotto può danneggiare la plastica (attenzione ad occhiali, orologio ecc.), il rayon ed il cuoio; non intacca cotone, nylon o lana
NB: leggere bene il foglio illustrativo che accompagna il prodotto
E’ stato recentemente immesso in commercio un nuovo repellente (acido l-pipetidincarbossilico, 2-(2-idrossietil)-, 1-metilpropilestere) dotato di efficacia pari al DEET ma senza azione dannosa su plastica e materiali sintetici. Il prodotto, commercializzato dalla Johnson, mantiene la stessa attività nei confronti dei principali insetti nocivi (zanzare, mosche, zecche, simulidi e culicoides). Il prodotto è stato raccomandato dalla World Health Organization (WHO/OMS) ed è stato autorizzato in molti paesi per adulti e per bambini al di sopra dei 2 anni di età.
Citronella
Repellente naturale, probabilmente sicuro per i bambini non danneggia gli indumenti sintetici, l’orologio, gli occhiali. Talora ha odore penetrante. Durata d’azione inferiore ad 1 ora.
Permetrina
Si tratta di un pesticida piuttosto che di un repellente ed è utilizzato per impregnare vestiti. La permetrina è una piretrina sintetica con attività insetticida e repellente per gli insetti. Il suo impiego sulla pelle è registrato soltanto per il trattamento della scabbia, mentre non lo è il suo uso come repellente. La permetrina è disponibile presso alcuni negozi con il nome di Duranon o Permanone sia in forma liquida sia in forma spray. Una confezione spray da 170 grammi può essere sufficiente per trattare due cambi di indumenti. Prima del viaggio stendere i vestiti che si pensa di indossare in occasione dei momenti di massima esposizione agli insetti, irrorarli di insetticida sino ad inumidirli, rivoltarli e li irrorarli nuovamente, quindi lasciarli asciugare. La permetrina così applicata resiste a diversi successivi lavaggi ed i vestiti rimangono impregnati fino a 2-6 settimane.
Zanzariere
Le zanzariere sul letto sono essenziali se si dorme in stanze senza schermo alle finestre o con le porte aperte. La grandezza delle maglie è fondamentale; maggiore è la larghezza maggiore sarà la possibilità per le zanzare di penetrare. Meglio ancora se saranno state trattate con permetrina. Le stanze da letto devono avere le zanzariere alle finestre.
Aria condizionata
Rende gli insetti meno attivi e quindi meno pericolosi
Zampironi, spray di insetticida, erogatori elettrici
Sono molto efficaci soprattutto all’interno delle abitazioni.
In ogni caso:
Limitare le attività all’aperto nelle ore di maggiore attività degli insetti.
Per la malaria il periodo di rischio va dall’imbrunire all’alba.
Cosa non funziona
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Dispositivi elettronici (ultrasuoni)
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Assunzione di composti chimici come l’aglio e le vitamine del gruppo B
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Profumi e colonie: possono attirare api e vespe
Decalogo anti-zanzare
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Se possibile scegliere di viaggiare durante la stagione secca.
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Se non si è sicuri di trovare prodotti anti-zanzare (vedi sopra) nel paese di destinazione, portarne una scorta dall’Italia; informarsi sulla disponibilità di prese elettriche, del tipo e sul voltaggio della corrente.
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Appena entrati nella stanza spruzzare prodotti insetticidi a base di permetrina, tetrametrina o deltametrina, sotto il letto, gli armadi, negli angoli e nei recessi degli apparecchi sanitari e sulla tenda della doccia. Questa operazione deve essere compiuta di giorno, per poter aerare successivamente la stanza; ricordarsi che diverse specie di zanzara pungono anche di giorno e trasmettono altre malattie (febbre gialla, dengue).
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Non sostare all’aperto all’imbrunire, ma restare all’interno delle camere o in luoghi riparati da zanzariere.
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Prima di uscire alla sera, applicare sulle parti scoperte e sugli abiti, prodotti repellenti, seguendo le istruzioni del produttore. Indossare abiti di colore chiaro che coprano il più possibile.
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Alla sera, al ristorante, specie se si è all’aperto, mettere sotto il tavolo zampironi o candele alla citronella o diffusori elettrici di piretroidi. Se il ristorante ne è sprovvisto, portarlo con sè ogni sera. Controllare periodicamente che sia in funzione.
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In camera, se la si sopporta, tenere l’aria condizionata in funzione; la diminuzione della temperatura e le correnti d’aria riducono notevolmente l’attività delle zanzare; il ventilatore è quasi altrettanto efficace.
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Si possono utilizzare, in alternativa all’aria condizionata, diffusori di prodotti insetticidi a corrente (piastrine, liquidi). Ricordarsi che le prese ed i voltaggi possono essere differenti da quelli usati in Italia e accertarsi che la corrente non venga sospesa durante la notte. L’inalazione di questi prodotti può causare disturbi; inoltre le finestre della stanza devono essere tenute aperte: attenzione che in questo caso devono essere schermate da zanzariere.
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Tenere sempre chiuse borse, valige, cassetti, porte degli armadi (sono nascondigli delle zanzare); non lasciate mai aperta la porta della camera; chiudete con giornali o nastro adesivo ogni eventuale fessura su porte,finestre, reticelle (specie nel bagno).
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Se disponibile, usare zanzariere attorno al letto; controllare che non ci siano zanzare tra il materasso e la zanzariera; cospargere la zanzariera con prodotti repellenti a base di tetrametrina (in alcuni Paesi sono disponibili polveri insetticide da sciogliere nell’acqua con cui impregnare le zanzariere). Controllare che non ci siano fessure o lacerazioni, anche piccolissime, nella rete della zanzariera. Controllare infine che i bordi della zanzariera siano messi bene sotto al materasso.
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Sanità: Igiene alimentare
In molti paesi della fascia intertropicale o anche in paesi a clima temperato nei quali il livello igienico (degli alimenti e dell’approvvigionamento idrico) sia basso, possono essere trasmesse numerose infezioni intestinali e non, mediante alimenti o bevande contaminate.
La diarrea del viaggiatore è la manifestazione di gran lunga più frequente, tuttavia, altre infezioni possono essere contratte in seguito al consumo di alimenti o bevande contaminate: tra di esse in particolare la febbre tifoidea (da frutti di mare, e da verdura), la brucellosi (dal latte e dai suoi derivati), le infestazioni intestinali da parassiti come la giardia o l’ameba (da vegetali e da acqua), l’epatite virale A (dall’acqua, dai frutti di mare, e dalle verdure non lavate). Soltanto alcune di queste infezioni possono essere evitate mediante vaccinazioni (epatite A, febbre tifoidea, colera, Vedi vaccinazioni).
Pertanto il viaggiatore deve prestare grande prudenza nella scelta delle bevande e dei cibi ed una meticolosa attenzione nella loro preparazione.
E’ preferibile in alcune occasioni digiunare alcune ore piuttosto che assumere alimenti potenzialmente infetti.
Anche il ragionevole impulso ad assaggiare prodotti tipici locali deve essere trattenuto dalle norme del buon senso.
E se si è in trattamento con antiacidi come la ranitidina, l’omeprazolo, il Maalox?
Si deve ricordare che l’acidità gastrica dello stomaco è la prima barriera nelle difese dell’organismo dalle infezioni trasmesse per via alimentare; perciò quando si è in trattamento con questi farmaci si è esposti ad un rischio maggiore di acquisire le infezioni sopraddette e può essere indicata una profilassi farmacologica della diarrea del viaggiatore (es. ciprofloxacina); l’indicazione a questa profilassi dovrà essere discussa con il Medico curante o con lo specialista di Medicina dei viaggi.
Alcune semplici regole sotto esposte aiutano a ridurre il rischio di infezione e dovrebbero essere sempre rispettate.
Come evitare le infezioni intestinali? Evita per quanto possibile di mangiare e bere i seguenti alimenti:
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Vegetali crudi o insalate e non bere a meno che non siate certi della pulizia;
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Cibi normalmente coltivati al suolo, che potrebbero essere contaminati da feci utilizzate per concimare;
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Frutta che non si possa pelare o che non si possa lavare con acqua potabile possibilmente contenente cloro;
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Acqua non certamente potabile – bere sempre acqua o bevande imbottigliate (assicurarsi che il tappo sia originale) o in lattina; usare acqua sicura anche per lavarsi i denti;
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Carne cruda o poco cotta, carne fredda
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Pesce o frutti di mare crudi o poco cotti (ostriche, vongole, mitili, granchi) – non utilizzare il ghiaccio;
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Latte non pasteurizzato, formaggi o gelati di incerta provenienza, uova crude o poco cotte (maionese, salse);
Ulteriori consigli:
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Non bere dal rubinetto, da pozzi o da torrenti se non è possibile purificare l’acqua con metodo sicuro;
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Assicurarsi che il cibo sia cotto da poco e non semplicemente riscaldato – evitare assolutamente cibi conservati dopo cotti per più di 2 ore anche se refrigerati;
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Non acquistare generi alimentari e bevande da venditori ambulanti;
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Evitare i ristoranti nei quali non sia curata l’igiene;
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Curare con scrupolo l’igiene personale soprattutto prima dei pasti
Prossimo consiglioSanità: insetti vettori di malattie
Viaggiare sponsorizzati: si, no, perché?
Bel dilemma!
Ognuno ha i suoi motivi, io cercherò di spiegarvi pro e contro, ed il perché delle mie scelte.
Distinguiamo innanzitutto le categorie, c’è chi lo fa per…:
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Accrescimento personale
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Avvicinarsi maggiormente al mondo che amiamo
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Finanziarsi l’equipaggiamento che non potremmo permetterci
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Gloria personale
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Accumulare equipaggiamento
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“Moda”?
Avrete notato i diversi contrassegni degli elenchi puntati, non sono casuali, alcune cause le ritengo nobili, altre meno, se non addirittura di basso rango.
Personalmente, la mia idea iniziale era quella di finanziare in modo “creativo” un equipaggiamento che mai avrei potuto permettermi col lavoro che faccio mentre studio.
Ho scommesso su questa cosa, ci ho creduto, ed ha funzionato.
Di come ho ottenuto queste collaborazioni, parlerò in un futuro articolo.
Creatività è stata la parola chiave – alla base di tutto quello che ruota attorno al filo conduttore, che poi è il Viaggio.
Accrescimento personale
Ricercare partners e collaborarvi ha significato impegnare e sviluppare capacità tutte nuove, da autodidatta farsi una piccola cultura di grafica, marketing etc.
Avvicinarsi maggiormente al mondo che amiamo
Essere supportato da grandi marchi mi ha inserito nel mondo che amo facendomelo vivere in modo non più passivo, ma da vero e proprio protagonista, partecipando allo sviluppo o al test pratico dell’equipaggiamento, prendendo parte a fiere e manifestazioni importanti (una su tutte l’EICMA), collaborando anche con testate giornalistiche e diventandone testimonial (Motociclismo), conoscendo importanti personalità.
Gloria personale
C’è poi una serie innegabile di aspetti poco nobili; non nego che un po’ di popolarità non mi abbia fatto piacere, ma non è quello l’aspetto più importante, la cosa fondamentale è non anteporre mai l’attività di sponsorship al Viaggio.
Accumulare equipaggiamento
Odioso chiedere supporto tanto per…accumulare “cimeli”…e poi cosa ne facciamo, li rivendiamo? Li teniamo in bacheca, come al museo?
Personalmente, se un capo tecnico funziona ancora, non sento l’esigenza di cambiarlo tanto per far numero, a meno che lo sponsor non necessiti di test su altri specifici prodotti.
Moda
Si, beh, fa figo essere sponsorizzati dai, ammettiamolo che ci facciamo grandi quando possiamo dire di essere endorser di un marchio famoso.
Perciò ognuno di noi è alla ricerca di sponsor a tutti i costi, ho visto gente che si faceva sponsorizzare minchiate tali da chiedersi se non avevano sbagliato a spedirgli il materiale; oppure chiedere sponsorizzazioni per fare la classica uscita estiva/vacanza al mare.
Etica e motivazioni a parte
Tralasciando ciò che ci può spingere o meno a richiedere un qualsiasi supporto, e per quale “vocazione” lo si faccia, è bene sapere che oltre ai ben conosciuti PRO ci sono anche dei CONTRO da non sottovalutare.
PRO
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Filo diretto con l’azienda
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Acquisizione di nozioni tecniche
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Risparmio nell’acquisto dell’attrezzatura
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Possibilità di conoscere personaggi
CONTRO
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Impegno serio, di tipo “lavorativo”
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Necessità di svolgere un buon lavoro di immagine
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Disponibilità a scendere a qualche tipo di patto
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Rischio di anteporre la sponsorizzazione al viaggio
Beh ovviamente i vantaggi sono semplici da capire.
Filo diretto con l’azienda
Sarete sempre i primi a venire a conoscenza di novità, o a venire dotati degli ultimi ritrovati tecnici, a poter usufruire di un servizio personalizzato ed in prima persona.
Acquisizione di nozioni tecniche
Non v’è dubbio che stando a stretto contatto col reparto tecnico dell’azienda si finisca per acquisire nozioni interessantissime sulla lavorazione dei materiali, l’assemblaggio, e capire come l’attrezzatura funzioni realmente.
Risparmio nell’acquisto dell’attrezzatura
Questo è abbastanza chiaro, un contratto di sponsorizzazione prevede un ritorno di immagine e/o un lavoro di test sull’equipaggiamento, appunto lavoro, che è ripagato con la cessione gratuita del materiale. Uno sconto non è una sponsorizzazione: è uno sconto!
Possibilità di conoscere personaggi
Alcune aziende lavorano in campi come la MotoGP o gare di moto in generale, e tramite loro, i loro eventi/fiere è possibile conoscere personalità importanti dello sport e non solo.
Chiaramente il lavoro di tester/endorser porta ad una serie di svantaggi, a seconda di come gestirete il vostro tempo prima, durante e dopo il viaggio:
Impegno serio, di tipo “lavorativo”
Molti credono che la sponsorizzazione sia una botta di culo dove uno ti regala qualcosa e tu te la godi: NO!
Essere sponsorizzati significa a tutti gli effetti diventare “dipendente” dell’azienda partner, producendo per loro ciò per cui ci si è accordati inizialmente (materiale fotografico, recensioni, visibilità…)
Necessità di svolgere un buon lavoro di immagine
Quando qualcuno decide di cedervi qualcosa non lo fa a titolo di apprezzamento personale, ma soprattutto per dare spicco al proprio nome/prodotto, perciò dovrete legare la vostra attività a quella di mettere sotto i riflettori (entro un certo range di credibilità) il loro marchio, quindi dovete anche saperlo fare.
Disponibilità a scendere a qualche tipo di patto
Il compromesso è la parola chiave, se decidete di viaggiare sponsorizzati dovrete regolare di conseguenza alcuni comportamenti, ad esempio il linguaggio non può essere quello da mercato perché rappresentate anche un’azienda, e dovrete trovare del tempo durante il viaggio da dedicare al vostro “lavoro” di atleta sponsorizzato.
Rischio di anteporre la sponsorizzazione al viaggio
Il rischio che si prende è quello di dare maggiore spicco alla sponsorizzazione che al viaggio stesso, allora si diventa veri e propri testimonial dell’azienda, con una storia dietro (il viaggio) che ha sempre meno importanza dinanzi a quella dell’oggetto della sponsorizzazione.
La scelta sarà vostra, e sarà vostro compito assegnare più o meno importanza ad una attività o all’altra.
La mia scelta?
Io ho scelto di viaggiare sponsorizzato per diversi motivi.
In primis avevo bisogno di equipaggiarmi con qualcosa di serio senza spendere troppo, ed essendo un discreto grafico, fotografo e videomaker avevo molti mezzi a disposizione per poter piacere alle aziende.
In secondo luogo sono un gran curioso, e mi affascina essere a contatto diretto con chi produce un articolo per motociclisti, per capirlo nel profondo e studiarlo meglio, in modo anche da apprezzarlo (e recensirlo) al massimo.
Infine, mi piace darmi da fare, adoro avere un compito da svolgere durante, ma anche prima e dopo il viaggio, che mi gratifichi ed in qualche modo mi aiuti a crescere.