Da stock a special
YAMAHA XTZ 750 SUPER TÉNÉRÉ
Prodotta dal 1989 al 1998, nella versione da deserto (Super Ténéré).
Contrariamente alle XT già a catalogo sino ad allora, ed alla XTZ 660 Ténéré, la Super Ténéré era dotata di un motore bicilindrico raffreddato a liquido, ispirato a quello della Yamaha FZ, con cilindri inclinati di 45º e distribuzione bialbero a 5 valvole per cilindro.
La moto nasce per l’enduro veloce, sulla scia della BMW R80 GS, della Cagiva Elefant e della Honda Africa Twin. È munita con un serbatoio di dimensioni imponenti, il cupolino anteriore è rotondeggiante e ospita il doppio faro rotondo, gli indicatori direzionali sono di forma squadrata, il parafango è di tipo basso.
La sella è di tipo monolivello e il passeggero può usufruire delle maniglie passeggero poste dietro la sella, l’impianto di scarico (a singolo silenziatore laterale) e il motore sono protetti da una protezione inferiore, anche l’impianto frenante anteriore è protetto, ma in questo caso da una copertura in plastica.
La “Lattina”
Nel 2011 la mia voglia di moto è irrefrenabile, e dopo il mio passato di crossista ed enturista amatoriale mi balza alla mente l’idea maxienduro.
Mi appassiono alla storia, mi studio le eroiche “big” da Dakar, ed alla fine l’occhio, ed il cuore, ricadono inevitabilmente sulla più vittoriosa moto al rally più famoso di sempre, con 6 vittorie assolute, proprio lei, la Super Ténéré.
Purtroppo i fondi non abbondano e così devo restringere la ricerca ai modelli un po’ più alla buona, quando finalmente per 1000€ trovo questa tamarrissima Red Bull replica – da qui il soprannome “la Lattina” – …beh che dire, la vado a vedere e la porto a casa, non sembra male!
A primo impatto, abituato a moto specialistiche da 100kg al max, mi è sembrata goffa e pesante (ed ancora mi sembra, pesante!), per poi farmela piacere col tempo, esaltato dal suo motore poderoso agli alti regimi, dall’urlo somigliante ad un 4 cilindri: infatti il motore è ispirato al progetto genesis, inclinato di 45° in avanti, con scatola cambio in alto per massimizzare la resa delle masse volaniche, 5 valvole per cilindro…insomma, mi piaceva!
In configurazione standard però non andava proprio bene, no!
Carburazione grassa (13km/l), sospensioni di burro, impianto elettrico scarso, estetica da rivedere, frizione da revisionare…
E così comincia la fase di approccio alla meccanica di questa favolosa moto, in una evoluzione che scoprirò non fermarsi praticamente mai.
Carburazione grassa (13km/l), sospensioni di burro, impianto elettrico scarso, estetica da rivedere, frizione da revisionare…